ISOLAMENTO A CAPPOTTO: QUALE PRATICA EDILIZIA?

Le opportunità messe in campo dal Decreto Rilancio (superbonus al 110%) hanno portato un notevole aumento delle richieste per effettuare il così detto cappotto termico.

MA COSA E’ UN CAPPOTTO?

Mi sono accorto però che spesso i non addetti ai lavori non sanno esattamente cosa sia un cappotto, come venga realizzato un cappotto e soprattutto quale sia la resa estetica finale; sostanzialmente realizzare un isolamento a cappotto significa andare ad applicare in facciata una serie di diversi materiali di cui il principale è un nuovo strato isolante; è come se si “vestisse” l’edificio con un “abito” (di qui il termine “cappotto”) per migliorarne la capacità di difesa dal freddo o dal caldo. I materiali utilizzati possono essere molto diversi tra loro, di origine naturale o derivati dal petrolio, ed ognuno ha il suo corretto metodo di applicazione e finitura. Molti non sanno che il “sistema” a cappotto, prevede anche la realizzazione, sopra lo strato isolante, di un nuovo strato di intonaco per cui, a lavoro finito, la resa estetica è pressochè uguale a quella di una facciata intonacata ed è molto difficile distinguere a vista un edificio con cappotto da uno senza.

SERVE UNA AUTORIZZAZIONE?

Ma veniamo all’argomento dell’articolo. La domanda è se per realizzare un isolamento a cappotto sia necessaria una qualche autorizzazione o se l’intervento si possa fare in edilizia libera, ovvero senza comunicare nulla al Comune. La risposta è DIPENDE. L’attuale inquadramento normativo inserisce il tipo di intervento non già tra quelli riconducibili all’edilizia libera ma piuttosto sottoposti a Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata (CILA). Vi è quindi l’obbligo di incaricare un tecnico che dovrà asseverare che l’intervento è conforme alle disposizioni urbanistiche, ai regolamenti edilizi ed a tutta una serie di norme riconducibili all’intervento stesso (risparmio energetico in primis). Il tecnico produrrà la documentazione necessaria e provvederà ad inoltrarla al Comune, ottenendo una ricevuta di presentazione. La CILA risulta immediatamente efficace, per cui non vi è bisogno di attendere alcuna risposta da parte del Comune il quale ha tuttavia 30 giorni di tempo per verificare che tutto sia in regola.

…..e la PAESAGGISTICA….?

Diverso è il caso in cui l’immobile oggetto di intervento ricada in zona assoggettata a vincolo paesaggistico: in quel caso, configurandosi la posa di un isolamento a cappotto (strato in appoggio alla muratura esistente che ne aumenta lo spessore totale di 10, 20 od anche 30 cm) rientra tra quegli interventi che emergono dalla sagoma dell’edificio, escludendo l’intervento dalla casistica degli interventi per cui è esclusa l’autorizzazione paesaggistica prevista dall’Allegato A DPR 31/2017, punto A.2*. Si dovrà quindi procedere con una richiesta di autorizzazione paesaggistica semplificata il cui iter prevede il rilascio in massimo 60 giorni.

Il caso si complica ancor più se l’immobile risulta essere vincolato dal punto di vista monumentale: in questo caso si dovrà richiedere il parere della Soprintendenza, ed i tempi si allungano.

Intonachino rustico su cappotto in EPS
Posted on: Settembre 9, 2020, by :

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